mercoledì 31 agosto 2011

feeling


è sempre difficile catalogare i sentimenti. quello che si prova per qualcuno è sempre diverso da quelloc he è venuto prima o verrà poi, definire qualcuno amico è riduttivo ci sono mille modi per essere legato a qualcuno e per me sarà sempre diverso che per qualcun altro.
prendiamo le storie. a volte vediamo qualcuno dall'altra parte della strada che esce dalla metro e ce ne innamoriamo perdutamente, per qualche tempo è l'unica cosa a cui riusciamo a pensare, poi un giorno, senza accorgerci, non ricordiamo il suo profumo. a volte conosciamo qualcuno da una vita, e solo quando è troppo tardi ci rendiamo conto di quanto era importante, di solito il giorno del suo matrimonio o simile. a volte iniziamo storie quasi per gioco, pensando che non durerà o meglio non pensando a quanto durerà, poi ci svegliamo una mattina e la persona al nostro fianco dice la cosa giusta, non una grande verità o chissà che, ma l'unica cosa che volevamo sentirci dire e nemmeno noi sapevamo cosa fosse; allora la guardi e pensi "cavolo, è proprio la persona giusta per me e quasi non me ne rendevo conto" e siamo felici perchè per qualche motivo una buona stella ha fatto in modo che fosse lì ora al nostro fianco. perchè la grande verità è che nulla fa andare male una relazione come l'angosciarsi per farla andare bene. quando pensiamo troppo al futuro, quando cerchiamo di accontentare l'altro, è allora che rendiamo infelici ambedue. quando non ci pensi, vivi la tua storia come un gioco, serenamente, allora rimani la persona di cui si è innamorata, finchè un giorno ti svegli con le parole giuste al momento giusto e ti ritrovi a pensare che nonostante tutto va tutto bene. pensi che la situazione del cavolo possa essere in fondo un punto d'inizio per qualcosa di nuovo, e ti metti a girare siti di case cercando quella perfetta, vai all'ikea a immaginare di arredare chissà che abitazione, progetti viaggi e la cosa più strana è che lo fai al plurale e non te ne accorgi.