mercoledì 16 marzo 2011

lei è


"Scrivo sempre di Lei, forse perché è ormai una parte di me, forse perché è la persona che conosco di più, o forse perché cerco di conoscerla veramente. Ho pensato però che molti si saranno chiesti chi è. Paradossalmente se avessi scritto un nome, anche inventato, e magari qualche nota personale sul lavoro, dove vive, cosa legge... si sarebbe avuta l'impressione di conoscerla, quasi fosse una vicina di casa che conosciamo di sfuggita e salutiamo sulle scale. Ma lei, se fosse una vicina di casa, sarebbe quella non non abbiamo mai visto in volto, quella che prende l'ascensore un minuto prima di noi, quella che esce urtandoci mentre noi stiamo cercando
le chiavi di casa. Una di quelle persone che vediamo solo di spalle insomma. Avete mai notato come ci siano persone che vediamo solo di spalle? Ci accorgiamo di loro solo quando sono passati oltre e non si girano certo verso di noi perché hanno qualcosa a cui pensare, un posto dove andare. Li troviamo sempre in metropolitana o sull'autobus, scendono alla nostra fermata e camminano avanti a noi fino al portone di fianco al nostro; li riconosciamo dalla camminata, dallo stile del vestire...paradossalmente il non vederli in volto ci fa soffermare su molti altri aspetti. Lei è così.
Quando cammina lei guarda in basso, o in alto verso il cielo. Spesso legge o scrive. Non si riesce mai a incrociare il suo sguardo per più di qualche secondo, nemmeno quando ci sta parlando. Lei sembra sempre da un'altra parte, e forse lo è. I suoi occhi cercano qualcos'altro e raramente lo trovano.
Lei ama fingersi più ingenua di quello che è per poter credere nei lieto fine e nei sogni. Lei spesso si finge più cinica di quello che è per non dover seguire un sogno.
Lei ama giocare. Ama mettere alla prova le persone, testare i loro limiti e metterli in difficoltà. Lei con se stessa sa essere molto dura, si crea degli ostacoli che non è certa di saper superare, mette limiti e paletti per capire fino a dove riesce ad arrivare.
Lei odia essere delusa e spesso preferisce non avere aspettative perché sa che le persone quasi sempre non sono all'altezza. Lei crede di saper leggere chiunque con uno sguardo, lei ti giudica
dopo 2 minuti e raramente cambia opinione.
Lei spera sempre di sbagliarsi.
Lei non ama le seconde possibilità, perché non ne da a se stessa. Lei spesso cede di fronte a uno sguardo. Lei non sa dire di no, ma vorrebbe imparare.
Lei quando cammina non si sposta, va dritta per la sua strada e sono gli altri che le fanno spazio. Lei riesce a passare inosservata anche se è al tuo fianco.
Se Lei vuole farsi notare non ne potrai fare a meno, e spesso ti ritrovi a chiederti chi sia a lungo. Lei torna nella tua vita quando smetti di pensarci.
Lei ama riconoscersi in un gruppo ma odia le categorie. Quando si parla di lei risponde con: “ sono io e nessun nome potrà farmi conoscere meglio”.
Lei non ama i nomi, se non come forma di affetto nei confronti dei genitori che ce li hanno dati. Lei non ricorda mai i nomi delle persone, ma spesso conosce alcuni particolari insignificanti
di loro.
Lei odia le maiuscole e non sa perché. Probabilmente non è per una qualche questione filosofica morale, ma solo perché rovinavano l'armonia di quelle lettere una di fila all'altra sul bianco del foglio.
Spesso lei preferisce fingersi sorpresa che esserlo veramente, perché le piaceva avere il controllo.
A lei piaceva molto quando riusciva a lasciarsi andare, essere istintiva e non pensare, ma finiva sempre per pentirsi di qualcosa.
Più scrivo più mi rendo conto che potrei andare avanti per ore a scrivere cose su di lei. Più rileggo più mi rendo conto che nessuna di queste frasi può dire davvero qualcosa su Lei. Nessuno potrà mai stare dentro i confini di una pagina, alle storie c'è sempre un prima e un dopo, ma raramente qualcuno vuole sapere quali sono... Lei sì, Lei era curiosa e avrebbe voluto sapere sempre tutto quello che si poteva sapere. Ma Lei è pur sempre una protagonista e i protagonisti sono gente strana si sa."

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