sabato 5 febbraio 2011

sogno #2

stanotte i sogni sono stati tanti e molto incasinati. alcuni talmente realistici che svegliandomi non sapevo se fossero successi davvero e ho dovuto controllare le chiamate ricevute per sapere se stamattina avevo un appuntamento con una persona o no. un paio sono riuscita a ricordarli e scriverli, sono staccati l'uno dall'altro, scritti in momenti diversi.
sono in una specie di ristorante giapponese, anche se sembra più che altro una casa di giapponesi, come fossero amici di famiglia e noi fossimo li per cena, anche se il clima era più da ristorante. c'è tutta la mia famiglia, stanno mangiando del riso con qualcosa, col senno di poi il cibo sembra più cinese per alcuni versi. io sono seduta sul pavimento che gioco con alcuni bambini (strano!) in particolare c'è una bambina bellissima che avrà 3-4 anni, mi ricorda molto più nipote più piccola, si chiama midori, anche se lei lo pronuncia male. la tengo in braccio e le faccio il solletico e scherziamo mentre qualche altro bambino mi prende da dietro e ride. ad un certo punto mia madre mi sgrida e mi dice di andare a prendere qualcosa da mangiare, la bambina stessa mi chiede qualcosa, non ricordo cosa di preciso, mi alzo e vado verso la cucina dove ci sono tutte le pentole, ma è praticamente tutto finito, c'è solo un po' di riso e qualcosa tipo carne. lo dico a mia madre che mi sgrida perchè dovevo alzarmi prima.
sono in una specie di cinecittà, o meglio dovrebbe esserlo ma non ci assomiglia molto, non sono sola c'è una ragazzina che non conosco, ma nel sogno la tratto come se la conoscessi bene. le mostro in giro poi l'accompagno in un minuscolo teatro di posa dove c'è una lezione di fotografia (credo ci fosse peppe) mentre le sto spiegando cosa succede e presentando un po' di gente, mi giro e ci sono i miei genitori. chiedo loro come hanno fatto a entrare e mi indicano un tizio che hanno conosciuto e che li sta portando da non mi ricordo chi di famoso, io faccio una battuta e li lascio andare. io e la ragazzina ci mettiamo a camminare, il posto ora sembra un campeggio da mare e la ragazzina sembra mia nipote più grande ed è in costume. inizia a piovere, lei cerca di camminare di lato e coprirsi sotto dei teli lungo la strada, non vuole bagnarsi. io sto in mezzo alla strada e mi gusto la pioggia felice, alla fine anche lei mi raggiunge e siamo fradice, io le dico che tanto non importa molto perchè ha il costume e si sarebbe bagnata comunque, ma lei non mi ascolta: da quando ci siamo messe a camminare cerca di dirmi qualcosa, ma io non le presto molta attenzione.

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